Laboratorio: Il metaverso. Appunti sulla poesia al tempo della scrittura automatica
Qual è l’orizzonte pragmatico e quale quello ideale della poesia contemporanea? Quali sono i contesti, le condizioni e le possibilità delle scritture in versi, al di fuori della concezione egemone che ne esaspera l’intenzione emotiva, effusiva e soggettiva? Come si riconosce, oggi, e come si apprezza la “vera” poesia?
La preoccupazione più resistente della poesia che andiamo scrivendo in questi decenni è farla stare nello spazio ristretto di un codice, contenere il pensiero in una sola, visibile indicazione, prevedere coordinate che ci facciano geolocalizzare. Ma qual è l’orizzonte pragmatico e quale quello ideale della poesia contemporanea? Quali sono i contesti, le condizioni e le possibilità delle scritture in versi, al di fuori della concezione egemone che ne esaspera l’intenzione emotiva, effusiva e soggettiva? Come si riconosce, oggi, e come si apprezza la “vera” poesia?
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